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Trascrivere è tradire? Il Novecento ha avuto talvolta un atteggiamento moralista nei confronti della pratica della trascrizione e dell’arrangiamento, estremamente diffusa in tutta la storia della musica. Eppure Mahler diede un esempio di libertà con la sua versione orchestrale del Quartetto “La morte e la fanciulla” di Schubert. Ispirandoci a una ritrovata libertà, proponiamo alcuni Quartetti di Beethoven in una inusuale versione orchestrale, che ci permette di riavvicinarci a questi capolavori con orecchie nuove. Inoltre, quale occasione migliore per presentare, accanto a un innovatore per eccellenza come Beethoven, una nuova creazione? Via Lucis delle Ombre è un lavoro di Andrea Portera, appositamente dedicato al Quartetto Indaco.

Quartetto Indaco, prime parti e concertatori
Orchestra Milano Classica

Programma

Ludwig Van Beethoven
Quartetto op. 18 n. 6 in Si bemolle maggiore (arr. per orchestra d’archi)
Quartetto op. 95 “Serioso” in fa minore (arr. per orchestra d’archi)
Andrea Portera (1973)
“Via Lucis delle Ombre” per quartetto concertante e orchestra d’archi (Pezzo dedicato al quartetto Indaco,
prima esecuzione assoluta 2019)
Ludwig Van Beethoven
dal Quartetto n. 13 in Sib maggiore op. 130 “Cavatina: Adagio Molto Espressivo” (arr. per orchestra d’archi)