Una celebre fuga di Bach in chiave jazzistica e l’Inverno di Vivaldi scomposto e rivisitato con i linguaggi musicali più moderni: dal rock al funky, dal jazz alla samba. Ma anche Pink Floyd, Eurythmics, Guns N’ Roses… Un percorso di contaminazione che dalla musica barocca giunge alla rielaborazione di celebri brani pop internazionali rivisitati e a volte nobilitati dagli strumenti ad arco.

Un omaggio alla canzone italiana d’autore e alla bellezza del nostro patrimonio musicale e culturale; un viaggio musicale lungo lo stivale tra musica classica e pop partendo dalla tradizione, dalle radici, con un unico denominatore comune: l’incontro tra le corde vocali e quelle degli strumenti.

Dalle coste toscane alle Ebridi scozzesi, l’atto d’amore di un eclettico artista della tastiera nei confronti di due grandi compositori come Puccini e Mendelssohn dà origine a un progetto per pianoforte solo che spazia nell’improvvisazione, mescolando sapientemente musica classica e jazz e unendo l’interpretazione creativa di alcune loro suggestive composizioni a brani di Metheny, Jobim, Olzer e molti altri.

Quattro violoncellisti, un mare di musica da navigare, incuranti di confini tra generi, destinazioni strumentali o vocali, dal Barocco allo Heavy Metal. Una scaletta di musiche che si susseguono in un ordine che giustappone o contrappone, o forse senza ordine!

Musica pop vestita con l'eleganza e l'energia delle voci di un coro femminile che con raffinati contrappunti e gli intrecci vocali degli originali arrangiamenti daranno ai successi di ieri e di oggi il fascino seducente dei grandi classici.

Ingredienti provenienti da tradizioni diverse che si fondono tra loro dando origine a sapori nuovi: questa la ricetta di uno spettacolo che ci farà saltare sulla sedia. Come sarebbe il nostro panorama musicale se il violino fosse una chitarra elettrica e se le note di Bach si fondessero con un brano metal? Lo scopriremo con un programma tutto elettroclassico!

Una storia fatta di erranze, una tradizione millenaria. Dall’Europa dell’est dove è fiorito il klezmer alla Turchia, la cui influenza musicale è arrivata alle porte di Vienna. Per proseguire di nuovo a sud lungo le coste del Mediterraneo: una camminata sul fuoco dell’anima ebraica che unisce musica classica e musica etnica, sulle orme di un popolo sempre in viaggio.

Se ti lamenti del fatto che "non ci sono più le mezze stagioni" questo è il concerto che fa per te! Milano Classica inaugura la Primavera a Mosso, con un concerto targato #TheCrossoverExperience: saliranno sul palco i Jazz Acoustic Strings, guidati dal violinista e arrangiatore Cesare Carretta, che alle leggendarie Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi alterneranno con disinvoltura standard jazz altrettanto memorabili. Fil rouge dell’inedito ciclo sarà l’alternarsi delle stagioni naturali, certo, ma anche il racconto delle stagioni della vita e della condizione umana.

Groove, improvvisazione ed energia sono le parole chiave che caratterizzano questo non convenzionale sestetto vocale. Un repertorio di musica originale che esplora svariati mondi sonori in un grande abbraccio musicale.